A cosa servono le etichette per lavare i vestiti? E quali sono i simboli più comuni che possono essere presenti?
Sapere come leggere le etichette per lavare i vestiti è fondamentale per mantenere il tuo guardaroba intatto e come nuovo. Le etichette ti aiutano infatti a capire come deve essere trattato ogni tessuto per avere un risultato ottimale quando lo si lava. Quali sono quindi i simboli per lavare i vestiti e le indicazioni per interpretare correttamente le etichette?
Cosa indicano le etichette dei vestiti?
Per sapere come lavare i vestiti, le etichette sono un aiuto molto prezioso. Queste ultime forniscono indicazioni non solo sulla composizione dell’indumento ma anche circa il Paese di fabbricazione, oltre a essere una sorta di “foglietto illustrativo” per il lavaggio. L’etichetta per il lavaggio si trova generalmente sul fianco sinistro del capo ed è formata da più fogli. Se la tua abitudine è quella di ignorarla (o peggio di tagliarla via) sappi che l’etichetta può darti indicazioni fondamentali per il lavaggio dei capi bianchi o dei delicati, evitando il rischio che tu possa rovinare i tuoi vestiti.
Sulle etichette sono presenti, in particolare, dei simboli specifici che forniscono informazioni su come trattare i capi, di riferimento per differenzi azioni: le etichette forniscono istruzioni per il lavaggio in acqua e a secco, il candeggio, l’asciugatura e la stiratura.
Quali sono i simboli per lavare i vestiti?
Le etichette dei capi riportano un’icona corrispondente a una “vaschetta”, questa indica il lavaggio in acqua:
dovrai lavare il tuo capo a secco;
puoi lavare l’indumento a mano e in lavatrice;
per lavaggi a bassa velocità e con programmi per i delicati;
per i soli lavaggi a mano;
indica la temperatura massima consigliata a cui lavare in lavatrice gli indumenti (30°, 40°, 60°o 95°)
Il candeggio è visibile, invece, grazie al “triangolo”:
se è barrato non puoi candeggiare il capo in nessun caso;
se non è sbarrato puoi trattare l’indumento con candeggina o cloro;
se presenta la dicitura CL al suo interno significa che puoi pulire i capi solo con prodotti a base di cloro.
Il “cerchio” indica il lavaggio a secco, prerogativa di lavanderie e professionisti:
se il cerchio è sbarrato l’indumento non può essere lavato a secco;
identifica capi per cui è necessario fare maggiore attenzione perché potrebbero restringersi;
oppure per capi che possono essere lavati a secco con qualsiasi solvente;
per lavaggi da eseguire con idrocarburi e trifluoro-tricloroetano;
per quei capi che possono essere trattati solo con clorati, il percloroetilene, le essenze minerali, R133 ed R11.
I simboli per asciugatura e stiratura dei capi
Il “quadrato” rappresenta il simbolo dell’asciugatura:
significa che i vestiti possono essere asciugati nell’asciugatrice;
per quei capi che non devono essere asciugati in asciugatrice;
quadrato con un cerchio e puntini a indicare la giusta temperatura (bassa se c’è un puntino, normale se ce ne sono due);
per capi che devono essere asciugati su superfici piane.
Il “ferro da stiro” dà, infine, indicazioni sulla modalità di stiratura:
per indumenti che possono essere stirati;
per capi che possono essere stirati senza superare i 110°C e senza vapore;
quando la temperatura massima consigliata è 150°C;
per tessuti più resistenti e che possono essere stirati anche a 200°C;
per quei capi più delicati che non possono essere soggetti a stiratura.
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